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ENVIRONMENT AND OLD LANDSCAPE

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martedì 8 maggio 2018

GIORNATA NAZIONALE DEI CAMMINI FRANCIGENI








SI E' TENUTA A ROMA PRESSO L'ASSOCIAZIONE CIVITA, A PIAZZA VENEZIA LA PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DEI CAMMINI

ERANO PRESENTI:

AMBRA GARANCINI - RETE DEI CAMMINI
ANTONINO LA SPINA - UNIONE NAZIONALE PRO LOCO
ANNA DONATI -  ALLEANZA MOBILITA' DOLCE
VINCENZO SANTORO - ANCI
SERGIO VALZANIA GIORNALISTA


SERGIO ROZZI DI ERCI TEAM HA PRESENTATO IL CAMMINO DELLA MARSICA , FUTURA RISERVA DELLA BIOSFERA














RICONOSCIMENTO
PER SERGIO ROZZI E LE TERRE MARSICANE

LA VIA DEI MARSI - La Spina Verde Marsicana (itinerario Ambientale, Storico, Culturale, Religioso e Turistico) 



Premio del paesaggio del Consiglio d'Europa 2012 -2013 - Consegna riconoscimenti - 12 luglio 2013 - Sala Santa Marta - piazza Collegio Romano 5 - Roma


Congratulazioni vivissime per il riconoscimento, tappa essenziale per integrare l'iniziativa con il corridoio ecologico-naturalistico che collegherà i Parchi Abruzzesi, attraverso il Monte Salviano e i Campi Palentini, con i Monti Simbruini ed Ernici, creando così un complesso sistema interregionale di paesaggi ed ambienti forestali, pascolivi e naturali protetti, fondamentale per la salvaguardia a lungo termine della preziosa biodiversità centro-appenninica di rilievo internazionale, in particolare dell'Orso bruno marsicano: risorsa inestimabile e chiave di volta essenziale per un avvenire sostenibile, durevole e compatibile della Marsica e dei territori adiacenti.

Centro Parchi Internazionale
Terrealte.org
Laboratoriopermanentepaesaggio







Progetto
… La Via dei Marsi …
[La Spina Verde Marsicana: itinerario ambientale, storico, culturale, religioso e turistico]

Sergio ROZZI
[09 settembre 2012]
 (Dalle vie del Giubileo “I tratturi della fede” di Pino Coscetta).
“ … Prima ancora dell’istituzione del Giubileo, fin dal tempo dei romani ma soprattutto nei mille anni tra l’800 e il 1800, il territorio delle attuali regioni italiane Abruzzo – Molise – Lazio – Puglia, era segnato da anomale strade “Francigene” o “Romee” che dal centro dell’Abruzzo (Pescasseroli) portavano i pastori alle terre della transumanza e, in un secondo tempo, i pellegrini al Santo Sepolcro. Queste strade, o meglio, queste autostrade dell’antichità erano i tratturi, gigantesche via d’erba, larghe sessanta piedi napoletani, pari a 111 metri e 60 centimetri, che dall’Abruzzo consentivano ai pastori di raggiungere i fertili pascoli della Puglia. Ciò avveniva anche dalla Marsica Fucense verso i Piani di Arcinazzo. Insieme ai pastori, o comunque lungo i loro tratturi protetti da specifiche leggi e spesso scortati dai Cavalieri del Tempio, si muovevano i pellegrini diretti a Gerusalemme. Con l’istituzione del Giubileo, la corrente si invertì e, dalla Puglia i “romei” che non passavano per la via Traiana, sceglievano i tratturi per raggiungere prima l’Abruzzo e poi Roma. A differenza delle grandi consolari come l’Appia-Traiana, i tratturi consentivano una vasta scelta di itinerari che collegavano città e santuari diversi e, al tempo stesso, permettevano di evitare senza troppi problemi guerre locali, pestilenze o cataclismi naturali che spesso costringevano i “romei” a travagliate modifiche di percorso. …” .



        “ La Via dei Marsi”  è il nome di un progetto di realizzazione di un itinerario escursionistico pedonale per la valorizzazione del territorio della Marsica Fucense ricadente nel comprensorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e la Riserva Naturale Regionale guidata “Monte Salviano”. 


Un sentiero–itinerario culturale  di avvicinamento al Parco – Accesso nord/ovest “Marsica Fucense”, che interessa i territori dei Comuni di Avezzano (AQ),  di Luco dei Marsi (AQ), di Trasacco, di Lecce nei Marsi (AQ), di Collelongo (AQ), di Villavallelonga (AQ) e di Pescasseroli (AQ), finalizzato alla valorizzazione delle risorse d’interesse turistico, promuovendo un accessibilità ed un avvicinamento ai luoghi d’interesse culturale ed ambientale con percorsi alternativi. Attraverso la viabilità storica, pianificando uno sviluppo ecocompatibile basato sulle risorse ambientali e culturali, proponendo quindi al visitatore una diversa chiave di lettura del territorio.
Il Progetto  “La Via dei Marsi",  risulta inserito nei programmi della rete dei percorsi alternativi di avvicinamento al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e rappresenta il tracciato principale lungo la “Spina Verde Appenninica”, dal quale sviluppare e irradiare itinerari e percorsi, la cosiddetta viabilità storica, nel segno di una pianificazione della viabilità di avvicinamento al Parco e di uno sviluppo ecocompatibile basato sulle immense risorse esistenti - ambientali, culturali, storiche, archeologiche, paleontologiche e naturalistiche -.
Il progetto prevede la valorizzazione, attraverso una serie di interventi mirati, di un itinerario principale “La Via dei Marsi”, percorso ambientale, storico e culturale che collega la Riserva Naturale del Monte Salviano – dal monumento dell’Artista CASCELLA denominato “Teatro della Germinazione” - al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, cuore della natura in Italia.
Tale itinerario, riprendendo sentieri o tracciati in parte esistenti, si snoderà attraverso i Comuni di Luco dei Marsi, Trasacco, Lecce nei Marsi, Collelongo, Villavallelonga e Pescasseroli.
Il percorso La Via dei Marsi, tracciato e segno indelebile di memoria storica, rappresenta una delle antiche vie che le popolazioni italiche dell’Italia centrale percorrevano per raggiungere i luoghi dove poi far svernare le proprie mandrie di bestiame.

In alcuni periodi della storia, parte del tracciato venne utilizzato quale itinerario più breve, dalla Vale del Liri (Canistro-Piglio-Paliano) alternativo alla Tiburtina Valeria, per raggiungere ROMA.
Una parte dello stesso sentiero venne utilizzato dal popolo Fucense per portare il pescato del Lago del Fucino e le anatre a Roma, sul mercato di Piazza della Rotonda (oggi Pantheon), luogo obbligato di dogana della selvaggina.
Sicuramente il tragitto da Pescasseroli alla Marsica rappresenta uno degli ultimi itinerari storici abbastanza intatti.
Nel ripercorrere oggi questi tragitti, conosciuti anche come  “I tratturi della fede” – in quanto spesso venivano utilizzati dai pellegrini per raggiungere il Santo Sepolcro, possiamo renderci conto che, ancora oggi, molti luoghi sono fortunatamente sopravvissuti al trascorrere del tempo.
Gli interventi vanno dalla realizzazione, al recupero e alla ristrutturazione delle strutture e degli impianti esistenti, con il recupero della viabilità secondaria, aree e sentieri abbandonati ed incolti, esaltandone le valenze storiche e naturalistiche.
Sarà studiato un apposito tracciato che permetterà escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta, dotato di tutti gli elementi di arredo e di segnaletica educativa e comportamentale per un corretto orientamento.
Lungo il percorso saranno realizzate aree di sosta e di osservazione opportunamente attrezzate.
Lungo il tracciato in considerazione della presenza di siti di valenza storica, religiosa, naturalistica, archeologica e paleontologica, saranno individuati e attrezzati dei belvedere per la contemplazione delle bellezze esistenti.
Nell’ambito del progetto complessivo è prevista la realizzazione della “Via dei Marsi card” che permetterà ai possessori di beneficiare di servizi gratis e/o scontati, di accedere ai sistemi informativi esistenti e ad altri servizi che saranno concordati anche con gli operatori locali; si auspica inoltre  che il percorso diventi il circuito di integrazione tra i Centri Visita, Aree Faunistiche e attrezzature del Parco con le molteplici strutture esistenti delle Amministrazioni coinvolte nel progetto.
Da qui la proposta di recuperare tracciati (tratturi, bracci, tratturelli e comunque sentieri) che si possono trasformare in eccellenti mezzi di promozione, creando nel contempo nuove opportunità di lavoro:
q  percorsi a piedi, cavallo, bicicletta;
q  punti di sosta;
q  personale di assistenza al turista o visitatore;
q  personale addetto alla manutenzione;
q   immissione di flussi turistici in aree interne non tradizionalmente raggiunte perché lontane dalla viabilità principale;
q   opportunità per sensibilizzare e promuovere finanziamenti per il restauro e il recupero di Centri Storici, monumenti, fontanili, casolari, conventi, opere e manufatti in genere di pregio architettonico e storico;
q   creazione di un circuito integrato fra turismo di qualità e offerte di prodotti locali e artigianali tipici e incremento delle attività agrituristiche;
q   attività educative;
q   creazione di un circuito integrato con i sentieri, i tracciati e i percorsi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise;
q   creazione della “rete dello sport” ecocompatibili del Parco, realizzando eventi e manifestazioni che possono rappresentare sviluppo turistico e promozionale dei luoghi interessati (si ricordano le varie edizioni della Festa della Transumanza, l’Ecomaratona dei Marsi, la Via Romana, il Trail del Parco Nazionale d’Abruzzo, il Nature Day Run, la Corsa dei Fuochi e via dicendo). Un rete integrata di strutture ed opportunità sportive costituita da impianti ed opportunità. I nodi di tale rete saranno costituiti da Centri Sportivi e da Aree e Percorsi sportivi disseminati sul territorio del Parco Nazionale e nelle aree limitrofe in maniera integrata.

Interventi previsti per la realizzazione dell’itinerario:

Le opere e le l  avorazioni necessarie alla realizzazione dell'itinerario possono così riassumersi:
Þ           Decespugliamento eseguito completamente a mano per liberare e ridefinire il percorso laddove la vegetazione ha cancellato la visibilità del sentiero;
Þ           Spietramento eseguito completamente a mano per il ripristino dei tracciati originari;
Þ           Ripristino di muri a secco realizzati in pietrame ove presenti;
Þ           Realizzazione e apposizione di segnaletica orizzontale e verticale relativa al sentiero (segnalazione di riconoscimento del tracciato, informazione sul percorso e tempi di percorrenza, notizie storico- naturalistiche);

Þ           Piccoli interventi di ingegneria naturalistica per la mitigazione degli effetti dovuti a dissesti localizzati lungo il  percorso (soprattutto nelle aree più antropizzate);
Þ           Realizzazione di aree pic-nic e sistemazione di staccionate in legno nei tratti in prossimità dei centri  abitati e dei luoghi più panoramici.







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