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ENVIRONMENT AND OLD LANDSCAPE

BENVENUTI NEL BLOG DI TERREALTE.ORG DEDICATO AL PAESAGGIO - QUI TROVERETE UNA RACCOLTA DI FOTO SUL PAESAGGIO ITALIANO ANTICO (ARCHEOLOGIA DEL PAESAGGIO E BOTANICA) IN PARTICOLARE SULLE VITI MARITATE (OLD LANDSCAPE )

ALCUNE FOTO SONO DI AUTORI SCONOSCIUTI

SONO PREGATI DI SEGNALARCI IL NOMINATIVO

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SERVIO: lucus est arborum multitudo cum religione, nemo composita multitudo arborum, silva diffusa et inculta



giovedì 27 dicembre 2012

NUOVE NORME PER LO SVILUPPO DEGLI SPAZI VERDI URBANI





APPROVATA IN FINE LEGISLATURA
LA LEGGE CONTENENTE
NORME PER LO SVILUPPO DEGLI SPAZI VERDI URBANI
 IL TESTO DEFINITIVO DOVREBBE ESSER QUESTO

VITE MARITATA UMBRIA VICINO CALVI
SCAVI OTRICOLI

L'ARTICOLO CHE INTERESSA I PATRIARCHI E I MONUMENTI NATURALI E' IL SEGUENTE:

Art. 7.
(Disposizioni per la tutela e la salvaguardia
degli alberi monumentali, dei filari e delle
alberate di particolare pregio paesaggistico,
naturalistico, monumentale, storico e
culturale)

1. Agli effetti della presente legge e di ogni altra normativa in vigore nel territorio della Repubblica, per «albero monumentale» si intendono:
a) lalbero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero lalbero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali;
b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani;
c) gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.
2. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali ed il Ministro dellambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza unificata di cui allarticolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, sono stabiliti i princìpi e i criteri direttivi per il censimento degli alberi monumentali ad opera dei comuni e per la redazione ed il periodico aggiornamento da parte delle regioni e dei comuni degli elenchi di cui al comma 3, ed è istituito lelenco degli alberi monumentali dItalia alla cui gestione provvede il Corpo forestale dello Stato. Dellavvenuto inserimento di un albero nellelenco è data pubblicità mediante lalbo pretorio, con la specificazione della località nella quale esso sorge, affinché chiunque vi abbia interesse possa ricorrere avverso linserimento.
Lelenco degli alberi monumentali dItalia è aggiornato periodicamente ed è messo a disposizione, tramite sito internet, delle amministrazioni pubbliche e della collettività.
3. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni recepiscono la definizione di albero monumentale di cui al comma 1, effettuano la raccolta dei dati risultanti dal censimento operato dai comuni e, sulla base degli elenchi comunali, redigono gli elenchi regionali e li trasmettono al Corpo forestale dello Stato. Linottemperanza o la persistente inerzia delle regioni comporta, previa diffida ad adempiere entro un determinato termine, lattivazione dei poteri sostitutivi da parte del Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali.
4. Salvo che il fatto costituisca reato, per labbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da
euro 5.000 a euro 100.000. Sono fatti salvi gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dellapparato radicale effettuati per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale, previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo forestale
dello Stato.
5. Per lattuazione del presente articolo è autorizzata la spesa di 2 milioni di euro per lanno 2013 e di 1 milione di euro per lanno 2014. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui allarticolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307.


lunedì 24 dicembre 2012

FABBRICA DELLE EMERGENZE E PARTITO UNICO DELLO SPETTACOLO


SOTTO L'ALBERO 2012...........

TANTI AUGURI A TUTTI E IN PARTICOLARE A VIRGINIA O. CONTI COMUNQUE LA FABBRICA DELLE EMERGENZE E' QUASI SCONFITTA...

LA FABBRICA DELLE EMERGENZE

martedì 11 dicembre 2012

GRANDI ALBERI D'ABRUZZO

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO





L'EDITORIA SUI GRANDI ALBERI E I PATRIARCHI SI ARRICCHISCE OGNI GIORNO:
QUI IL LIBRO DI FRANCESCO NASINI STORIE E LEGGENDE SUI PATRIARCHI VERDI

Edizioni Roberto Scocco, Macerata, 2012, p. 320, 25 euro. 
Una ricerca storico-culturale sugli alberi monumentali più rappresentativi della regione, una raccolta che delle singole piante pone in evidenza racconti popolari, aneddoti, leggende, dando così spazio alla biografia degli alberi ed evitando di soffermarsi sui freddi dati tecnici. 

BUONA LETTURA












mercoledì 28 novembre 2012

CAMPO FELICE JACOVITTI GALLERIA SERRALUNGA LA NOTIZIA DI OGGI




CAMPO FELICE ....JACOVITTI






IL SOGNO DI JACOVITTI  SI AVVERA.....
UN’OPERA INUTILE E DANNOSA SULLA QUALE CI SIAMO GIA’ ESPRESSI: PORTERA’ IN QUOTA PIU’ AUTOMOBILI ED INQUINAMENTO. NASCE GIA’ VECCHIA PERCHE’ COSTRUITA CON LA MENTALITA’ ED I PRESUPPOSTI CULTURALI DELLA MOTORIZZAZIONE DI MASSA COME VEICOLO DI SVILUPPO
MA, COME DICEVA IL VATE : COSA FATTA CAPO HA.
QUINDI IL 22 DICEMBRE ANDIAMO A VEDERE......



COMUNICATO



INAUGURATA A DICEMBRE  LA GALLERIA "SERRALUNGA", LUNGA 1.299 METRI (DEI QUALI 48 METRI IN GALLERIA ARTIFICIALE) CHE COLLEGA LA PIANA DI CAMPO FELICE E L'ALTOPIANO DELLE ROCCHE DELLA STRADA STATALE 696 "DEL PARCO SIRENTE VELINO", PER UNA LUNGHEZZA COMPLESSIVA DI 2,5 CHILOMETRI.

P.S.: NON SI SA SE LA STRADA SIA LA S.S.696 O LA S.S. 584 MA SI CONOSCONO LE VICISSITUDINI DI CHI L'HA COSTRUITA





DEL RESTO IL LUOGO ERA GIA' COMPROMESSO GUARDATE QUI CHE TROVAI DUE ANNI FA.....









venerdì 23 novembre 2012

alberi monumentali elenco, ALBERI MONUMENTALI abruzzo - elenco completo degli alberi monumentali -



L'ALBERO DELLA VITA
NELLA 
STELE DI SALETTO DI BENTIVOGLIO (BO) ITALY - VII SEC. AC
MUSEO CIVICO BOLOGNA


LA NOTIZIA DI OGGI E' CHE IN COMMISSIONE VIII  (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI ), CAMERA DEI DEPUTATI SEMBRA IN  VIA DI APPROVAZIONE UN'ALTRA LEGGE IMPORTANTE, DOPO QUELLA DI CUI ABBIAMO GIA' PARLATO SULLA  BIODIVERSITA' AGRARIA E I CUSTODI DI PAESAGGIO - SI TRATTA DELL' A.C. 3465-4290/B APP. CAM. MOD. SEN CONTENENTE NORME PER LO SVILUPPO DEGLI SPAZI VERDI URBANI - CONTIENE DISPOSIZIONE SUGLI ALBERI MONUMENTALI. NE RIPARLEREMO APPENA APPROVATA DEFINITIVAMENTE.


QUI, AD INTEGRAZIONE DI QUANTO DETTO IN UN PRECEDENTE POST SULLA LEGGE REGIONALE ABRUZZESE SUGLI ALBERI MONUMENTALI PROTETTI VI 

FORNIAMO L'ELENCO COMPLETO DEI SITI E DEGLI ALBERI FORMALMENTE PROTETTI DALLA NUOVA LEGGE REGIONALE ABRUZZO, BUONA LETTURA E BUONA ESCURSIONE



BOSCO DI SANT'ANTONIO (AQ) ITALY















giovedì 22 novembre 2012

FESTA DELL'ALBERO 2012 VILLA DEI QUINTILI ASSOCIAZIONE I PATRIARCHI

DECORAZIONE DI FANTASIA INTORNO ALLA FINESTRA LATERALE DELLA COLLEGIATA DI S.CANDIDO  (INNICHEN) IN ALTO ADIGE  (SUDTYROL)
L'ARTISTA VOLEVA RAPPRESENTARE UN SIMBOLO DI FERTILITA' (E RISURREZIONE?) E HA FATTO RICORSO INVECE CHE AL SOLITO TRALCIO D'UVA, RARO IN MONTAGNA,AD UN MELOGRANO SIA PURE POCO REALISTICO (FOTO R.CONTI 2011)

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO









GIORNATA NAZIONALE DELL’ALBERO 2012


In occasione della Giornata Nazionale dell’Albero del 21 novembre 2012 indetta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presso la Villa dei Quintili, sull’Appia Antica, si è tenuta la cerimonia di piantumazione del melograno di Roma all’interno del Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia, un giardino davvero speciale, in corso di allestimento, dove sono conservati i “gemelli” degli alberi monumentali più significativi delle varie regioni d’Italia.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione fra la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, Arpa Emilia-Romagna, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed il Comitato per la Bellezza di Roma.
La cerimonia di piantumazione è avvenuta alle ore 11:00. Al termine per gli interessati una visita alla Villa e all’Antiquarium.

Villa dei Quintili, in via Appia Nuova n. 1092, Roma.


                        








FOTO DI EMANUELA MARIANI ALLA VILLA DEI QUINTILI






venerdì 19 ottobre 2012

TAURASI SABATO IORIO VITI ANTICHE


ECCO L'AGRICULTORE SABATO IORIO E LE SUE VITI ANTICHE DI TAURASI



SABATO IORIO E LE SUE VITI ANTICHE


martedì 16 ottobre 2012

Servio, Ad Aeneidem , I, 314, BOSCHI SACRI DEFINIZIONE


"Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce t’insegneranno le cose che nessun maestro ti dirà”
BERNARDO DI CHIARAVALLE



LA FAMOSA DESCRIZIONE DEL BOSCO SACRO DOVUTA A SERVIO : TUTTE LE RIFLESSIONI SONO PARTITE DA QUI



Servio, Ad Aeneidem , I, 314,

lucus est arborum multitudo cum religione, nemo composita multitudo arborum, silva diffusa et inculta».






VALLE DEL MORRETANO
ABRUZZO ITALY
FOTO CONTI





Boschi sapienziali


L’accademia
Prima che l'Accademia fosse una scuola e prima che Cimone la perimetrasse con un muro, essa racchiudeva un boschetto sacro di alberi di ulivo dedicato ad Atena, la dea della saggezza, fuori dalle mura cittadine dell'antica Atene
Il liceo
Venne fondato nel 335 a.C. da Aristotele ad est di Atene, alle pendici meridionali del Licabetto, nella stessa area del santuario dedicato ad Apollo Licio, oApollo del lupo (v.Danao), chiamato per questo motivo Liceo

venerdì 28 settembre 2012

VITE MARITATA - PIANTATA ITALIANA - NUOVE FOTO


ANTICA IMMAGINE DI VENDEMMIA


LAVORAZIONE DEL TERRENO TRA I FILARI



VITE MARITATA CASALINGA
AUTORE SCONOSCIUTO
fonte: Compagnia del giardinaggio


VITE MARITATA A GELSI - PIANURA DEL METAURO (FANO)
FONTE: lavalledelmetauro.org
foto: POGGIANI LUCIANO


VITE MARITATA AD ACERO
VITE FOLIGNATA(?)
PONTERICCIOLI
CANTIANO 1996
FOTO: FIOCCO VIRGINIO



VALLE DEL METAURO


FONTE: METAURO.ORG
 
Filari
Fino alla prima metà del secolo scorso i filari ("filón") paralleli di viti, distanti fra loro 12 -15 metri, sostenuti da oppi (aceri campestri) o mandorli piantati ogni dieci metri costituivano l'elemento caratteristico del paesaggio agricolo della valle; terreni liberi da filari, detti "campi", erano rari. Poche anche le zone a vigneto.





PIANTATA EMILIANA
S.LAZZARO DI SAVENA (BO)
FONTE: storicamente.org


ANTICA PIANTATA AVERSANA
DIPINTO AUTORE ECKART


VITE MARITATA  AD ACERO
CANTINA NOVELLI
DI MONTEFALCO
FONTE: CIVILTA' DEL BERE.ORG 
AUTORE:  ROGER SESTO 2011
UN CENTINAIO DI ACERI CAMPESTRI DA MARITARE CON TREBBIANO SPOLETINO


VITE DI "GLERA" MARITATA A GELSO
(VICENZA)
FONTE: VINIDIVINI

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QUANDO LA VITE SI MARITAVA AGLI OPPI
IL RACCONTO DI SETTEMBRE DI NORMANNA ALBERTINI
FONTE: REDACON GIORNALE ON LINE DELL’APPENNINO REGGIANO

“ La vite, per esempio, richiedeva una cura e un impegno continuo, durante tutto l’arco dell’anno, inverno compreso, quando era tempo di potature. Era coltivata a piantata, cioè appoggiata a filari regolari di alberi che ricoprivano quasi tutti i campi, perlomeno quelli esposti al sole.
Anche la vite, come la tina, è femmina; in Toscana, dicevano che la vite ha bisogno “dell’omo”, e l’omo, per la vite, era un albero.
La vite si legava all’albero, l’abbracciava, vi si appoggiava per salire verso il sole, cercando il calore che faceva maturare l’uva, allontanandola dall’umidità del terreno, però non al modo di una soffocante edera malefica, né come un’ingombrante, inutile vitalba.
La vite si sposava all’albero. Era un amore: un tacito reciproco consenso. Un matrimonio con l’acero campestre (l’oppio), oppure l’olmo, il gelso, o persino il pioppo nelle zone di pianura.
In alcune parti d’Italia, non a caso chiamavano questa coltivazione “vite maritata”. È  un tipo di coltura che pare risalire agli Etruschi e che da noi si è mantenuto fino a circa quarant’anni fa” .


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AGLI INIZI DELL’ETÀ IMPERIALE DI ROMA ANTICA (I SEC D.C.) LA VITICOLTURA ERA MOLTO ESTESA E LA CONSEGUENTE RIDUZIONE DI ALTRE COLTIVAZIONI (QUALE QUELLA DEI CEREALI), INDUSSE DOMIZIANO A VIETARE LA CREAZIONE DI NUOVI VIGNETI E AD IMPORRE DI ESPIANTARE METÀ DELLE VIGNE ESISTENTI NELLE PROVINCIAE ROMANE. IL LEGIONARIO ROMANO, DURANTE LE CONQUISTE, AVEVA LA CONSEGNA DI IMPIANTARE VIGNETI E DI INSEGNARE ALLE POPOLAZIONI INDIGENE LA TECNICA DELLA VITIENOLOGIA. COSÌ, LA COLTIVAZIONE DELLA VITE SI DIFFUSE BEN PRESTO IN TUTTI I TERRITORI CONQUISTATI DA ROMA: IN FRANCIA, SPAGNA, GERMANIA, GRAN BRETAGNA E NORD AFRICA.
L'IMPORTANZA CHE ASSUMEVA LA COLTIVAZIONE ERA COSÌ FONDAMENTALE CHE VIRGILIO, NEL LIBRO II DELLE GEORGICHE, DEDICA ALLA VITE BEN 160 VERSI.
“COLLIBUS AN PLANO MELIUS SIT PONERE VITEM, QUAERE PRIUS. SI PINGUIS AGROS METABERE CAMPI,DENSA SERE (IN DENSO NON SEGNIOR UBERE BACCHUS);SIN TUMULIS ACCLIUE SOLUM COLLISQUE SUPINOS,INDULGE ORDINIBUS”
SE IN COLLINA O IN PIANO SIA MEGLIO PORRE LA VITE, È IL TUO PRIMO PROBLEMA. SE ASSEGNERAI ALLE VITI CAMPI DI UNA PIANURA GRASSA, PIANTALE FITTE: QUANDO LA PIANTAGIONE È FITTA, BACCO NON È MENO SOLERTE A PRODURRE. SE HAI UN TERRENO ACCIDENTATO DI RIALZI E COLLINE DAL LIEVE PENDIO, DÀ PIÙ SPAZIO AI FILARI
GEORGICHE II, 273-277
NELLA GALLIA CISALPINA (L'ATTUALE PIANURA PADANA) LA VITE ERA GIÀ COLTIVATA SECONDO L'USO DELLE POPOLAZIONI LOCALI, I CELTI.
ESSA ERA FATTA CRESCERE ADDOSSATA AD ALBERI IN PARTICOLARE L'ACERO CHE  FORMAVANO FILARI CHE BORDAVANO I CAMPI COLTIVATI. QUESTA COLTIVAZIONE ERA CHIAMATA DAGLI ANTICHI ROMANI "ARBUSTUM GALLICUM". 
NELLA PIANURA PADANA, CON LA DISSOLUZIONE DELL’IMPERO ROMANO, FU ABBANDONATA LA COLTIVAZIONE DELLA VITE NELLE ZONE PIANEGGIANTI E DI FONDOVALLE, MENTRE VENNERO MANTENUTI I VIGNETI DELLE ZONE COLLINARI E MONTANE SIA ALL’INTERNO DEI BORGHI FORTIFICATI SIA ALL’ESTERNO, IN SITI BEN COLLOCATI CLIMATICAMENTE E BEN ESPOSTI AI RAGGI SOLARI.
CON IL XII SECOLO, IN PIANURA SI RIPRESE LA COLTIVAZIONE DELLE VITI IN COLTURA PROMISCUA CON I CEREALI SECONDO L’USO DELL’ARBUSTUM GALLICUM; DAL XV SECOLO GLI ALBERI, AI QUALI ERANO MARITATE LE VITI, FURONO SOSTITUITI CON IL GELSO, CONSIDERATO PIÙ REDDITIZIO PER L’ALLEVAMENTO DEL BACO DA SETA. IN SEGUITO L’IMPORTANZA DELLA VITE CREBBE E RAGGIUNSE IL SUO APICE NEI SECOLI XVIII E XIX, QUANDO GRAN PARTE DELL’ALTO MILANESE ERA COLTIVATO A CEREALI E VITE.
CON LA SECONDA METÀ DEL XIX SECOLO, INIZIÒ IL DECLINO DELLA VITE IN PIANURA E NEI NOSTRI TERRITORI A CAUSA DI MALATTIE DEVASTANTI. OGGI LA SUA COLTIVAZIONE È LIMITATA AI GIARDINI URBANI E A QUALCHE FILARE IN CAMPO APERTO, PRESSO LA FRAZIONE DI RAVELLO DI PARABIAGO.
NEL PARCO DI VIA VIRGILIO A PARABIAGO, DOVE SI SNODA L’ITINERARIO VIRGILIANO, NEL CORSO DEL 2007 SONO STATI POSTI A DIMORA ALCUNI FILARI DI VITE, MARITATI ALL’ORNIELLO E ALL'OLMO. LA DISTANZA FRA GLI ALBERI E FRA I FILARI È QUELLA DEL COSIDDETTO ARBUSTUM GALLICUM, IN USO NELLA PIANURA PADANA NEL PERIODO DELL’ANTICA ROMA E BEN DESCRITTO DA COLUMELLA NEL SUO TRATTATO DI AGRICOLTURA DE RE RUSTICA DEL PRIMO SECOLO D.C. L’ORIENTAMENTO DEI FILARI INOLTRE, RICALCA QUELLO DELLE DIVISIONI AGRARIE PROBABILMENTE COMPIUTE IN EPOCA IMPERIALE, LE CUI TRACCE SONO ANCORA OGGI RILEVABILI NELLA CARTOGRAFIA DELLA ZONA. 
(TRATTO DA AA.VV. ITINERARIO VIRGILIANO: ITINERARIO LETTERARIO ALLA SCOPERTA DI PARABIAGO ROMANA



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