LE TESI
DI TERREALTE E DEL LABORATORIO PERMANENTE PAESAGGIO PER EXPO MILANO 2015
LE TESI DI
TERREALTE.org I
I TEMI SU
CUI CONFRONTARSI A MILANO
1.
Agricoltura
sostenibile e di montagna e biodiversità vegetale, animale: un patrimonio
irrinunciabile tra etnobotanica e sociologia;
2.
Zootecnia,
allevamento brado, estensivizzazione dell’allevamento in aree montane, rurali,
interne e protette, tutela delle tipicità culturali ed alimentari;
3.
Artigianato,
nuovo mondo rurale, piccola impresa, cooperazione, vecchie e nuove vocazioni
produttive: gli incentivi alla pluriattività in montagna;
4.
Sicurezza
alimentare, tutela della salute umana ed animale, organismi geneticamente
modificati, variabilità ed identità: cosa può offrire l’economia montana fra
nuovi attacchi alla salute e vecchi tipi di difesa;
5.
Se la
tradizione è un’invenzione dell’etnografia dell’ottocento, Josè Bove è il nuovo
Robin Hood europeo ? C’è una razionalità economica nelle azioni di chi si
oppone ad un solo modello di sviluppo, ad un pensiero unico? Tra neomillenarismo
e deterritorializzazione del comando politico
6.
Desertificazione,
variabilità climatica, prevenzione del rischio idrogeologico, sismico,
ambientale. Partire dalle terre alte: l’esperienza della mappatura del rischio
sismico in aree protette come nuovo paradigma delle attuali forme d’intervento
in aree montane;
7.
Il
ruolo dei piccoli comuni montani: gli urbanisti del XX secolo
preconizzavano una grande metropoli da
Milano a Napoli: cosa non si è avverato e perché. L’Uomo è una risorsa mobile?;
8.
Il BOSCO
SACRO: forme di protezione dal mito alla storia e dalla storia all’attualità;
9.
Chiudere
le scuole pubbliche in zone di montagna costituisce un risparmio effettivo per
i contribuenti e per l’erario? Mentre i
servizi pubblici si rarefanno sul territorio cresce la propensione dei
cittadini a pagare per servizi privati sostitutivi di quelli pubblici. Perché
chiudiamo le scuole pubbliche e finanziamo quelle private? ;
10.
Una
rete di scuole pubbliche per lo sviluppo locale: da Federico II alla didattica
interculturale, l’educazione permanente, la formazione continua ;
11.
Rinaturalizzazione,
restauro del territorio naturale e del paesaggio umano antropizzato, ingegneria
naturalistica, eliminazione dei detrattori ambientali e paesaggistici, creazione
di corridoi naturalistici ;
12.
Mcdonaldizzazione,
alimentazione, cultura alimentare, territorio :tra globalizzazione e localismo
strutturato;
13.
La
montagna come archivio di storia orale. La Storia e le storie, prima che sia
troppo tardi ;
14.
Turismo
sostenibile, attività ricreative, bacini sciistici: perché cresce una domanda
per la nuova ricettività ;
15.
La
montagna tra fondi pubblici,indennizzo e retribuzione: il caso dell’acqua. E’
troppa, è poca, è sana, è inquinata: il ruolo dell’informazione nella creazione
della propensione a spendere per i beni primari;
16.
Telecomunicazioni
e cablatura dei piccoli comuni montani: come finanziare un grande programma
d’investimenti per la società dell’informazione : restauro dei borghi
abbandonati dell’Appennino nuova e vecchia economia : il caso APE?
17.
Istruzione
e formazione: ruolo della nuova scuola pubblica dell’autonomia in montagna ;
18.
Forestazione
ambientale, paesaggistica, produttiva: idee per finanziare programmi regionali
e nazionali: il gettito di un’imposta nazionale sulla pubblicità?
19.
Le aree
protette creano o frenano lo sviluppo ?;
20.
L’aumento
del reddito pro capite in zone protette è un indicatore attendibile di
sviluppo? E’ l’unico possibile ?. La contabilità nazionale e il ruolo degli
indicatori ambientali;
21.
E.government,
formazione a distanza, vecchi e nuovi analfabetismi;
22.
Rivitalizzazione
dell’Appennino: un patrimonio architettonico, edilizio, una rete insediativa da
catalogare e salvare;
23.
Presenza
dell’uomo in aree montane: unica ipotesi di tutela, promozione e salvaguardia
dell’ambiente;
24.
Turismo
responsabile e sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile;
LE TESI DI TERREALTE.org E DEL LABORATORIO
PERMANENTE PAESAGGIO per expo Milano 2015
II
LA RISORSA PAESAGGIO
·
E’
POSSIBILE DA PARTE DI REGIONI, ENTI LOCALI, COMUNITA’ MONTANE PROGRAMMARE
INVESTIMENTI PUBBLICI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE?
·
L’INGEGNERIA
NATURALISTICA PUO’ ESSERE UNA RISPOSTA ALLE ESIGENZE COMPLESSE E APPARENTEMENTE
CONTRADDITTORIE DELLO SVILUPPO ECONOMICO EQUO E DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE?
·
COS’E’
LO SVILUPPO SOSTENIBILE?
·
NEL
RECUPERO E NELLA VALORIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE, NELLE DECISIONI
D’INVESTIMENTO PRIVATO E’ UTILE, AUSPICABILE O INDISPENSABILE USARE TECNICHE DI
INGEGNERIA NATURALISTICA?
·
LA BIOEDILIZIA COSTA VERAMENTE DI PIU’?
·
NEL RIUSO
DEL PATRIMONIO EDILIZIO ED INFRASTRUTTURALE ESISTENTE (case isolate, rifugi
montani,insediamenti abbandonati e sparsi, villaggi montani, infrastruttture
produttive in disuso, cave abbandonate) E’ POSSIBILE ADOTTARE I CANONI
DELL’INGEGNERIA NATURALISTICA?
·
ESISTONO
DEI CANONI DELL’INGEGNERIA NATURALISTICA?
·
E’
POSSIBILE RINATURALIZZARE TORRENTI, FIUMI, LAGHI, SPONDE, SENTIERI, MULATTIERE,
STRADE FORESTALI, OPERE IDRAULICHE, ALVEI DI FIUMI, OPERE DI BONIFICA MONTANA?
·
E’
POSSIBILE ELIMINARE I COSIDDETTI DETRATTORI AMBIENTALI ( cioè esistono
capitali, idee, mezzi umani e volontà politiche per eliminare, minimizzare,
recuperare, nascondere, rendere compatibili coll’ambiente naturale ed antropico
le opere di edilizia e le sistemzaioni del territorio ): A CHI SPETTA LA
DECISIONE? A CHI FA CARICO LA SPESA? CON QUALI COSTI?
·
LA
FORESTAZIONE AMBIENTALE ,
QUELLA CONSERVATIVA E MIGLIORATIVA, QUELLA PRODUTTIVA SONO LA STESSA COSA ?
·
QUANTO
SI SPENDE PER LA FORESTAZIONE?
·
LA
QUALITA’ DELLA SPESA E DELLA PROGETTAZIONE SONO LEGATE AL CONCETTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE ?
·
E’
POSSIBILE CREARE CORRIDOI NATURALISTICI E A CHE COSA SERVONO?
·
L’APPENNINO
MERITA UNO SVILUPPO ECONOMICO EQUILIBRATO O HA GIA' COMPROMESSO LE SUE
POSSIBILITA'?
·
LE
DECISIONI PRESE DAGLI AMMINISTRATORI DI MONTAGNA SI RIPERCUOTONO SULLA CITTÀ E
SUL TERRITORIO ED IN QUALE MISURA?
·
E’ GIUSTO CHE A FARSI CARICO DEI COSTI DI
PROTEZIONE, TUTELA, CONSERVAZIONE DELL’AMBIENTE SIANO SOLO LE COLLETTIVITA’
LOCALI?
·
ESISTONO
RILEVANTI OCCASIONI DI IMPIEGO DI MANODOPERA - materiale ed intellettuale -
DISOCCUPATA, DI LAVORO DURATURO E DI SVILUPPO ECONOMICO ECOCOMPATIBILE LEGATE A
QUESTE DOMANDE? PER I GIOVANI? PER I LAVORATORI IN MOBILITA’? PER I LAVORATORI
SOCIALMENTE UTILI? PER I LAVORATORI DI PUBBLICA UTILITA'? PER IL MONDO DELLA
COOPERAZIONE? PER LA
PROMOZIONE D ’IMPRESA?
·
IL
"MARKETING TERRITORIALE" (ATTRAZIONE D’INVESTIMENTI STRANIERI E
NAZIONALI ) S’ AVVANTAGGEREBBE DI UN AMBIENTE PROTETTO?
·
QUALI
INVESTIMENTI CONVIENE ATTRARRE?
·
LE
OCCASIONI DI INVESTIMENTO, DI SVILUPPO ECONOMICO E DI INCREMENTO DEL REDDITO
NEI PARCHI E NELLE AREE PROTETTE SONO SOLO UNA CHIMERA O UNA PROSPETTIVA
CONCRETA?
·
E’
POSSIBILE CREARE PICCOLE OCCASIONI DI AUTOIMPIEGO O DI REDDITI INTEGRATIVI PER
CHI VIVE IN MONTAGNA O DELLA MONTAGNA?
- QUALE SPAZIO VA RISERVATO ALLA
"WILDERNESS" CIOE’ AD UN AMBIENTE INCONTAMINATO?
ANTICA FONTANA ABRUZZESE
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