SU UNA FOTOGRAFIA DEL SITO DI PRETURO
IL CONTRIBUTO ODIERNO
HO
INTERPELLATO UN CONOSCITORE DEL TERRITORIO, L’AVVOCATO VINCENZO CAMERINI, DI
VENERANDA ETA’, SULLA PRESENZA DI VITI MARITATE NELLA VALLATA
AQUILANA/AMITERNINA NELL’ETA’ DELLA SUA GIOVINEZZA E MI HA CONFERMATO LA PRESENZA NON
SPORADICA DI VITI MARITATE.
TUTTAVIA
NON RIESCO A TROVARNE COPIOSE TRACCE.
ULTIMAMENTE
HO AVUTO LA POSSIBILITA DI
LEGGERE LA “COROGRAFIA
DELL ’ITALIA DI ATTILIO ZUCCAGNI – ORLANDINI EDITA A FIRENZE NEL 1845.
UN
PASSO RIGUARDANTE L’ABRUZZO AQUILANO (ABRUZZO ULTERIORE SECONDO) ALLA VOCE
VIGNE : “ ordinariamente le vigne vengono piantate
nelle basse valli e sopra le colline: si propagano con Magliuoli sul cominciare
di primavera e si potano corte in febbraio ed in marzo. Era antica consuetudine
tenerle molto basse e distanti tra loro tre palmi circa: da poco tempo fu
introdotto l’acero nel Distretto di Aquila ed il metodo di far ascendere le
viti su quell’albero si è ivi ed altrove diffuso”
Naturalmente
sono portato dai miei pregiudizi e dalla mia pur scarsa cultura a non credere
in alcun modo alle parole del Zuccagni-Orlandini. Dovremo approfondire.
Chi
volesse leggere la Corografia in parola puo’ trovarla nel bel sito di Paganica
a questo indirizzo: http://www.paganica.it/
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