Decreto n. 17070 del 19 novembre 2012
ISTITUZIONE DELL'OSSERVATORIO
NAZIONALE DEL PAESAGGIO RURALE, DELLE PRATICHE AGRICOLE E CONOSCENZE TRADIZIONALI: COSA E' IL PAESAGGIO RURALE
a) «paesaggio
rurale tradizionale e di interesse
storico» indica porzioni di territorio classificato come rurale e/o
elementi lineari o puntuali,
che pur continuando il loro processo evolutivo conservano evidenti testimonianze della loro origine
e della loro storia, mantenendo un ruolo
nella
società e
nell'economia. Essi
comprendono ordinamenti colturali, manufatti ed nsediamenti, di uso
agricolo, forestale e pastorale,
che mostrano caratteristiche di tradizionalità
o interesse storico;
b) «paesaggio da recuperare» indica un paesaggio rurale tradizionale e di interesse
storico
interessato da fenomeni di degrado o di abbandono per il quale m
virtù del particolare valore espresso
si rende opportuno
un intervento di recupero;
e) «pratiche tradizionali» indica
sistemi
complessi basati
su tecniche ingegnose e
diversificate, basate
sulle conoscenze locali
espresse dalla
civiltà rurale, che hanno fornito un contributo importante
alla costruzione ed al mantenimento dei paesaggi tradizionali ad esse associati.
Esse rappresentano il risultato del continuo adattamento alle diverse e mutevoli condizioni storiche ed ambientali del paese,
fornendo molteplici prodotti e servizi, contribuendo alla qualità
della vita delle popolazioni;
d) «conoscenze tradizionali» indica aspetti immateriali quali forme linguistiche, valori
spirituali e culturali, cerimonie e
tradizioni popolari, fiabe e leggende, conoscenze e tecniche pratiche,conoscenze naturalistiche e ambientali relative alle attività agricole, forestali e
pastorali, alle
forme insediative e alle forme di conduzione
agraria;
e) «comunità» indica individui, persone, associazioni ovvero
gruppi organizzati che
praticano, valorizzano, sostengono e
trasmettono di
generazione in generazione conoscenze e pratiche
tradizionali
o attività che costituiscono parte
integrante
della
loro
identità culturale in ambito rurale;
f) «Ministro» indica il Ministro delle
politiche agricole alimentari e forestali;
g) «Ministero» indica il Ministero delle politiche agricole alimentari
e forestali;
h) «Dipartimento» indica il Dipartimento delle
politiche europee e internazionali e dello
sviluppo rurale
del Ministero delle politiche agricole alimentari
e forestali.
:
e questi sono i criteri:
CRITERI
PER LA CANDIDATURA DELLE AREE DEL REGISTRO NAZIONALE
DEL
PAESAGGIO RURALE STORICO
CONSIDERAZIONI
INTRODUTTIVE
Il registro nazionale dei
paesaggi rurali storici è espressamente dedicato ai paesaggi rurali. Rispetto
ai paesaggi e alle bellezze naturali, come definite dalla Legge 1497 del 1939,
i paesaggi rurali storici fanno rifermento alla grande famiglia dei paesaggi
culturali che il geografo americano Carl Sauer nel 1923 così definisce: “Il
paesaggio culturale è creato attraverso la trasformazione di un paesaggio
naturale operato da un gruppo culturale.
La cultura è lo strumento,
l’ambiente naturale è il mezzo, il paesaggio culturale, è il risultato”.
A questa definizione, ma più
propriamente per la storia del paesaggio agrario italiano, si affianca quella
di Emilio Sereni del 1961: “..quella forma che l’uomo, nel corso ed ai fini
delle sue attività produttive agricole, coscientemente e sistematicamente
imprime al paesaggio naturale..”.
Più in generale , nel documento
tematico sul paesaggio redatto per il PSN 2007-13, il paesaggio rurale,
comprensivo degli aspetti agricoli, forestali, pastorali ed insediativi, è definito
come il risultato dell’integrazione fra processi economici, sociali ed
ambientali nello spazio e nel tempo.
Rispetto ad altre istituzioni
internazionali rivolte alla tutela del paesaggio quali l’UNESCO WHL, ed anche i
GIAHS della FAO, il registro nazionale del paesaggio rurale storico si
caratterizza per mettere al centro i paesaggi creati dalle attività agricole,
forestali e pastorali nel corso della storia. Questo li differenzia rispetto ai
valori più genericamente definibili come culturali (vedi UNESCO categoria
“Cultural Landscapes”) o naturalistici (vedi sempre UNESCO WHL, categoria
“Natural Properties”) e le aree protette nazionali, incluse quelle della rete
europea NATURA 2000.
Si tratta quindi di paesaggi che
“sono presenti in un determinato territorio da lungo tempo, anche molti secoli,
e che risultano stabilizzati, o evolvono molto lentamente.
Essi sono generalmente legati
all'impiego di pratiche e tecniche caratterizzate da un ridotto impiego di
energie sussidiarie esterne, sia in termini di meccanizzazione, irrigazione,
che di concimazioni chimiche e di agrofarmaci, con la presenza di ordinamenti
colturali caratterizzati da lunga persistenza storica e forti legami con i
sistemi sociali ed economici locali che li hanno prodotti.
La loro presenza, o lenta
evoluzione, mostra una significativa armonia integrativa tra aspetti
produttivi, ambientali e culturali di una data area o regione”.
Tale concetto può estendersi
anche ai paesaggi forestali, i quali nel nostro paese sono anch’essi legati
alle dinamiche storiche e quindi sono il prodotto di pratiche tradizionali e
forme di gestione che hanno modificato le condizioni di densità, struttura e
composizione specifica tipiche delle formazioni naturali.
In conseguenza di quanto sopra, i
criteri di selezione dei paesaggi storici tengono presente le caratteristiche
di storicità del paesaggio associati alla permanenza di pratiche tradizionali
che li determinano, impiegando i concetti di “significatività” , “integrità” e
“vulnerabilità” per valutare le loro caratteristiche in merito all’inclusione
nel registro.
Trattandosi di paesaggi
strettamente legati alle attività agricole, forestali e pastorali, per loro
natura caratterizzate da una continua evoluzione, l’inclusione nel Registro
prevede non solo l’accertamento delle caratteristiche sopra indicate, ma anche
indicazioni relative agli indirizzi gestionali per la loro conservazione ed una
valutazione del loro stato di integrità. 2
ATTIVITA’
CHE PRECEDONO LA CANDIDATURA.
Prima dell’invio della proposta
formale redatta secondo i criteri indicati dettagliati di seguito, è richiesto
l’invio di una scheda di segnalazione (allegato n.1) che possa essere
preventivamente vagliata. Solo dopo la risposta positiva in merito alla
segnalazione si potrà avviare la procedura di compilazione della proposta di
candidatura.
La scheda dovrà contenere le
seguenti informazioni:
a) Nome
del paesaggio proposto
b)
Ubicazione, estensione, comuni interessati
c) Stato
attuale della proprietà fondiaria
d)
Descrizione degli elementi di significatività del paesaggio storico
e)
Descrizione delle pratiche tradizionali
f)
Descrizione dell’integrità
g)
Descrizione degli elementi di vulnerabilità
h) Documentazione fotografica
La scheda di segnalazione è di
circa 6000 caratteri spazi inclusi (Word , carattere TNR 12)
ATTIVITÀ PRELIMINARI ALLA PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO
1 - definizione di un comitato
che organizzi la proposta (non appena l’ONP avrà vagliato positivamente la
scheda di segnalazione)
2 – nomina di un coordinatore
della proposta
3 – compilazione di una lista di
supporter o stakelholders (imprese agricole, associazioni locali, istituzioni,
ecc.); in questo contesto il ruolo degli imprenditori agricoli e delle aziende
è fondamentale nella composizione della lista.
INDICAZIONI OPERATIVE PER LA REDAZIONE DELLA CANDIDATURA
Il dossier di candidatura deve
contenere le informazioni ed i materiali di seguito elencati:
1 – Motivazioni di carattere
generale.
Devono essere preliminarmente
indicati i motivi per cui secondo i proponenti l’area merita di essere inserita
nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici.
2 – Identificazione dell’area
oggetto della candidatura.
Devono essere precisati confini
ed estensione dell’area definibile come paesaggio rurale storico. Oltre ad aree
in cui il paesaggio assume esclusivamente le caratteristiche che stanno alla
base della proposta di candidatura, è possibile inserire porzioni di territorio
in cui esso è stato variamente modificato, in modo tale da costituire un’area
dotata di omogeneità e contiguità territoriale. In ogni caso, però, la
superficie occupata dal paesaggio rurale storico deve essere superiore al 50%
dell’area totale proposta e devono essere descritte e individuate geograficamente
le singole parti dell’area che esso occupa. A questo proposito vanno tenute
presenti le indicazioni fornite per la classificazione della integrità.
3 – Descrizione della
significatività. (Minimo 4-5 cartelle, formato word, times new roman 12).
Con il concetto di
significatività, utilizzato per la selezione delle aree, non si è inteso
riprendere integralmente quanto descritto dalla convenzione UNESCO, che prende
a riferimento “l’eccezionale valore universale” dei siti proposti, con un’ampia
casistica di elementi da considerare. Nel caso del registro nazionale del
paesaggio rurale storico sarà considerato il loro valore a
livello nazionale, anche se l’importanza di alcuni dei paesaggi rilevati
sicuramente trascende i confini nazionali assumendo un valore universale.
La significatività storica in
generale dovrà essere definita con riferimento a:
- assetto insediativo e infrastrutturale (rete viaria, rete
idraulica e irrigua, abitazioni sparse e centri abitati, organizzazione
spaziale dell’attività agricola)
- sistemazioni idraulico-agrarie e forma e dimensione degli
appezzamenti
- assetto
vegetazionale, colture praticate, forme di allevamento.
La significatività sarà stabilita
in base alla possibilità di ricondurre ad un’epoca storica sufficientemente
definita gli elementi richiamati. Ciò non vuol dire individuare l’epoca precisa
in cui un paesaggio storico è stato realizzato, ma solo poter stabilire che le
sue caratteristiche sono riconducibili a quelle che aveva l’agricoltura in quel
territorio anteriormente a una certa data. Va anche considerato che il
paesaggio sarà in ogni caso il risultato del sovrapporsi di interventi attuati
in vari momenti storici e quindi si potrà nella maggior parte dei casi far
riferimento ad elementi riconducibili a momenti diversi della storia di un
territorio e delle comunità che in esso si sono insediate.
Nella candidatura dovranno essere chiaramente posti in evidenza quali siano gli elementi di significatività storica del paesaggio e dovranno altresì essere citate le fonti che consentono di attestarla.
Alla candidatura dovrà essere
allegata una lista di pubblicazioni, opere artistiche, o altra documentazione
che testimonia la storia dell’area e la sua importanza.
La significatività storica potrà
essere attestata:
- da documenti storici, archivistici, cartografici e
iconografici che riguardano direttamente il paesaggio considerato;
- dalla similarità a paesaggi individuabili in documenti
storici, archivistici, cartografici e iconografici relativi ad altri territori;
- dalla memoria e dalla tradizione locale;
- dalla
presenza di colture, varietà, specie e razze animali riconducibili a quelle del
passato.
La significatività si riferisce
all’insieme dei “valori” espressi dal paesaggio, ma può essere ricondotta a tre
concetti fondamentali:
persistenza
unicità
integrità
Persistenza
La persistenza riguarda la
possibilità di individuare nel paesaggio contemporaneo assetti paesaggistici
riconducibili ad epoche precedenti, con ordinamenti colturali caratterizzati da
una presenza continua e forti legami con i sistemi sociali ed economici locali
che li hanno prodotti. Nella proposta di candidatura dovrà essere posta in
evidenza la persistenza storica sia dell’assetto insediativo sia delle forme
paesaggio rurale . Per la candidatura rivestono comunque maggiore rilevanza gli
ordinamenti colturali e la struttura del paesaggio rurale rispetto agli
elementi insediativi.
Unicità
L’unicità non è un requisito
obbligatorio per l’iscrizione nel Registro che ha soprattutto un carattere
inventariale, ma aggiunge valore alla significatività del paesaggio. L’unicità
dovrà essere indicata dai proponenti facendo riferimento al contesto storico e
territoriale ove ricade un certo paesaggio e potrà essere relativa alla
presenza di singoli elementi (le colture promiscue, esempi di bonifiche
antiche, sistemazioni idrauliche ecc.) o alla compresenza di tutti gli elementi
di un sistema agrario del passato o al mosaico paesaggistico. Potrà essere
giustificata anche proponendo una valutazione comparativa con altri paesaggi
dello stesso tipo.