SI E' SVOLTA IN MONDOVISIONE LA CERIMONIA DI ACCENSIONE DEL PRESEPE
IN PIAZZA SAN PIETRO A ROMA
L'ASSOCIAZIONE GRANDI PATRIARCHI HA DONATO
LE TRE PIANTE FIGLIE CHE POTETE VEDERE QUI SOTTO
Il figlio del Faggio di San Francesco di Rivodutri (RI) La pianta molto è ben segnalata e tutelata come monumento naturale dalla regione Lazio ed è datata circa 250 anni, ma probabilmente può essere un pollone di una più vecchia ceppaia; una pianta stranissima che ha i rami a spirale e la leggenda racconta che San Francesco si sia rifugiato sotto la sua chioma durante un temporale, l’albero per meglio ripararlo lo ha avvolto tra i suoi rami che si sono spiralati.
La figlia della Quercia di Colli sul Velino (RI) la pianta madre è una bellissima quercia di quasi 5 metri di circonferenza, definita monumento naturale all’interno della Riserva Naturale Laghi Lungo Ripasottile. Vicino alla quercia si trovano le grotte di San Nicola e i resti della villa romana di Quinto Assio del I sec. a.C. per cui, oltre alla grande quercia, l’area è interessante anche sotto l’aspetto storico culturale.
Il figlio del Cerro di Cottanello (RI). La pianta madre è un patriarca di quasi 6 metri di circonferenza che vegeta in località I Prati e che ha una chioma ampia ed imponente. L’albero manifesta un grande vigore vegetativo e ogni anno produce ghiande in abbondanza che sono cibo prediletto dei cinghiali che qui abbondano.